giovedì 27 agosto 2015

E se l'amore, quello vero...

Agosto 2013. Squilla il telefono.
"Ciao cugi, sono Marco!"
"Ehi, come stai?!"
"Bene dai, ti chiamo per dirti che l'anno prossimo ad agosto mi sposo."
Io, ridendo: "All'anima, Marco, sei partito per tempo." 
"Si, volevo che lo sapessi il prima possibile, perché voglio che quel giorno tu ci sia."
Qualche chiacchiera in più e poi ci siamo salutati. Non sarà stata la conversazione della vita - le nostre sono sempre un po' così - ma credimi Marco, me ne ricorderò.
Ti ho incontrato per la prima volta a vent'anni, e mi sei subito piaciuto! Ero felice di aver (ri)trovato un membro della mia famiglia, sparsa per tutta l'Italia - forse per questo ci abbiamo messo tanto a conoscerci - e il tempo che avevamo trascorso inconsapevoli dell'esistenza l'uno dell'altra non sembrava aver segnato il seguito di quella che si è rivelata una grande amicizia. Mi hai accolta nel tuo mondo e sei stato sempre premuroso nei mie confronti, un fratellone a distanza, che appariva di tanto in tanto con un "Ciao cugi!", portando musica e filosofia con sé. Ti ho sempre visto sicuro di quello che eri e che volevi diventare e da lontano ho potuto gioire dei tuoi traguardi... ricordo quando mi raccontavi di Rossella come di un grande amore passato (e mai finito) perché quando ci siamo conosciuti avevate preso strade diverse, incastrati dal tempo che pretendeva di essere ascoltato. Non hai avuto fretta, forse sei davvero un buon conoscitore di questo strano arcano chiamato tempo; l'amavi ancora, e si vedeva.
Hai avuto ragione ad aspettare, perché la vita vi ha uniti di nuovo, stavolta per sempre, e ne sei stato convinto da subito, così mi dicesti quando venisti in Toscana per farcela conoscere.
Rossella, dagli occhi quasi inumani tanto sono belli, con un sorriso contagioso, umile e gentile, ma pazza quanto basta a farla entrare di diritto nella nostra famiglia, che della pazzia ne ha fatto uno status. Sei stata una meravigliosa sorpresa, amica anche tu nonostante le distanze.
Non so se credo ancora nell'amore, quello vero intendo, quello che sogni nei romanzi da bambina e rincorri nei film sperando disperatamente in un banale lieto fine; ma se ad oggi ne esiste una qualche forma credo si incarni perfettamente in voi.
Il vostro matrimonio è stata una bellissima festa: luoghi stupendi, organizzazione puntuale fin nel minimo dettaglio, e cibo stratosferico, anche per gli intolleranti come me che non mancano di rompere le scatole nelle grandi occasioni! Ma ciò che mi è piaciuto di più è stato sbirciare la vostra felicità. Sbirciare, sì, perché eravate con noi, attenti al nostro benessere - come se spettasse a voi!? - sempre in giro per i tavoli sorridenti e compagnoni come sapete fare; ma sempre da soli. Questo è il potere di un grande amore, saper essere insieme, in un unico e speciale magico universo, dove gli altri possono permettersi solo di affacciarsi allo stipite della porta, senza per questo sentirsene esclusi. I vostri sguardi, la delicata e impercettibile ricerca delle mani l'uno dell'altra, la tua Marco che accompagnava tua moglie carezzandone la schiena, quel cercarsi nonostante tutto, anche da lontano, voi due, sempre. 
Due mondi diversi i vostri, è vero, ben percepibili nelle vostre promesse, perché alla tua Marco, così ricca di sensazioni epidermiche e concretezza - il profumo dei suoi capelli, le foto - si è opposta la sua, leggera ed eterea, con al centro la stella polare, tu, a brillare per lei, punto fisso cui volgere lo sguardo. Aria e terra, forze ed entità tanto lontane, eppure imprescindibili l'uno dall'altra. 
Vi ringrazio per avermi permesso di esserne testimone, anche solo per un attimo, di nuovo non lo dimenticherò.
Così come non dimenticherò le tue braccia che si stringono a me in mezzo alla pista da ballo, tu che sorridi di una felicità quasi irreale, e nel tuo giorno più bello hai ancora la premura di chiedere:
"Come stai? Sei felice?"
Ti ho risposto sì, perché in quel momento lo ero, tanto.
Nel complesso della mia vita si sta trasformando qualcosa che ancora non sono riuscita a comprendere e sul felice ci sto lavorando.
Certo è che se di nuova vita per me si tratta, il vostro giorno è sicuramente un ricordo che voglio ne faccia parte.

A presto
Cugi

Nessun commento:

Posta un commento

Un post senza commenti, è come un cielo senza stelle...