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"Ho 30 anni. Sono laureata in Teatro, triennale e specialistica e ho fatto due tesi di ricerca su… come? Ah. No vabbè pensavo.. il curriculum... va bene. Riparto?
Ho 30 anni. Sono alta 1 metro e 62, peso giusto. Nella norma via. Né grassa né magra. Non rispondo ai canoni di bellezza moderni. Non per vantarmi, ma fossi nata nel ‘700 avrei spopolato. Nel senso che secondo me la televisione, la moda e il cinema hanno distrutto la libertà espressiva dei corpi, che in teoria sono belli come sono. Oddio, essere obesi non va bene, ma nemmeno essere troppo secchi. Considerando che ero obesa, penso di aver raggiunto una forma buona… accettabile? A me va bene anche così... oddio, cinque chili in meno magari... ma va bene dai!

Comunque, mi piace recitare. Non ricordo di aver voluto fare altro nella vita!

A parte una volta. Era la befana, eravamo a una festa organizzata dalla banca di mio padre e c’era un presentatore sul palco che dava i regali e chiedeva ai bambini che cosa volessero fare da grande. A parte il fatto che a me non l’aveva chiesto e sono stata due ore a lamentarmi. Voglio dire, di tutti i moccicosi presenti, proprio me doveva escludere dal discorso "da grande vorrei essere...".  Poi il presentatore, con mia grande sorpresa ha esclamato: "C'è una bambina a cui non ho chiesto che cosa volesse fare da grande! Caterina... dove sei?". Io mi sono sentita un "mito", ma di quelli seri, e sono salita sul palco con una considerazione di me che toccava limiti di narcisismo acuto e follia accentratrice! Comunque, fiera della mia nuova posizione di Regina del mondo libero, me ne uscii con: L’infermiera. Chissà poi perché. Nel senso, lavoro onorevole, ma mai nella vita mi è passato per la mente di dedicarmici, ecco! Me ne sarei potuta scappare con: la ballerina, l'aviatore, Madre Teresa di Calcutta il ritorno, dittatrice universale, o anche banalmente veterinaria!
Devo dire che, comunque, quel momento mi è rimasto in testa come "il primo istante in cui qualcuno, che non fosse un mio parente, si è ricordato di me!"
Ho scoperto dopo che era stato mio padre, disperato dalle continue lamentele che proferivo a tutta la platea, a chiedere - o minacciare, che dir si voglia - di chiamarmi al presentatore.
Ci sono rimasta malissimo, come quando ho scoperto che la mia nana Eva non era volata via come mi avevano detto, ma era stata mangiata da una volpe di merda. Fra l’altro l’ho scoperto tardi, tipo a 20 anni e mi sono anche meravigliata di averlo creduto per così tanto tempo.
Perché comunque credo che la gente abbia bisogno di credere in qualcosa, sempre, anche da grandi. Come a babbo natale.

Ah si. Insegno teatro, a varie fasce di età. Come? No, ho fatto corsi e stage vari, ma l’accademia no. Perché volevo una formazione eterogenea e poi volevo fare l’università, perché mi piace studiare, leggere… però ho fatto di tutto nel frattempo eh. La cameriera, nei catering, a lungometraggio... doppio raggio... doppio turno! La babysitter, l’aiuto tecnico, l’addetta stampa, l’animatrice per feste di bambini e villaggi estivi… scrivo anche. No no, che poesie! I copioni, li scrivo anche da sola…"

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